1° CONVEGNO DI MEDICINA INTEGRATA INFORMAZIONALE:

“La Scienza Di Frontiera A Supporto Della Qualità Della Vita!”

Abstract Dell’intervento

Il dolore, inteso come sistema di allarme precoce che segnala la produzione di un danno, gioca un ruolo essenziale nel comportamento e nella salute dell’uomo salvaguardando la vita umana e può essere definito, secondo le indicazioni dell’International Association for the Study of Pain (1979) come “una spiacevole esperienza sensoriale ed emotiva associata a potenziale danno tissutale, o descritto in termini di tale danno.

Il dolore si palesa in vari livelli di impatto e quello normale, ad esempio, ha una risposta protettiva. È essenziale che il sistema nervoso apprenda e riconosca questo stimolo doloroso più rapidamente possibile con l’esposizione ripetuta prima del manifestarsi di danni ai tessuti.

Tuttavia, il dolore persistente potrebbe portare alla perdita della protezione che il dolore offre al corpo. Il dolore persistente o cronico è una malattia in sé a differenza della sensazione di dolore, che è un sintomo della condizione patologica sottostante.

A questo punto è interessante capire come il dolore viene instillato e crea paura. L’attuale comprensione della paura correlata al dolore è che si tratta di un problema psicopatologico in cui le persone che catastrofizzano il significato del dolore rimangono intrappolate in un circolo vizioso di comportamento di evitamento, dolore e disabilità. Conoscere a fondo i vari meccanismi del dolore, in generale e nello specifico del contesto fibromialgico, può portare soluzioni correttive a supporto del benessere del paziente stesso.


Relatore

Prof. Claudio Giuseppe Molinari, Medico Chirurgo, specializzato in Fisiologia ed esperto di Agopuntura e MTC.

Attualmente è professore associato di Fisiologia presso l’Università del Piemonte Orientale – UPO.
E’ membro del Comitato Direttivo dell’Istituto di Biofisica informazionale di cui è anche Vice- Direttore Scientifico.

 

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