1° CONVEGNO DI MEDICINA INTEGRATA INFORMAZIONALE:

 “La Scienza Di Frontiera A Supporto Della Qualità Della Vita!”

Abstract Dell’intervento

I due estratti della microalga cianobatterica Aphanizomenon flos aquae del lago Klamath concentrano specifiche frazioni della microalga: AphaMax® concentra le specifiche AFA-ficocianine, dotate di elevate proprietà anti-ossidanti e antinfiammatorie; Klamin® concentra diverse altre molecole e in particolare la feniletilammina naturalmente contenuta nella Klamath, e dotata di elevate proprietà neurologiche e immuno-modulanti. Diversi anni fa realizzammo un piccolo studio preliminare ma solo con un prodotto a base di AphaMax®, ottenendo significativi risultati sulla riduzione dei punti di dolore, sulla rigidità muscolare e sull’astenia. I ricercatori allora conclusero che risultati ancora più significativi si sarebbero potuti ottenere con la combinazione dei due estratti, l’aggiunta di Klamin® potendo apportare quell’azione psico-neuro modulante così profondamente coinvolta con la fibromialgia. Nel 2018 abbiamo messo a punto un nuovo prodotto che combina appunto i due estratti, e pur non avendo potuto ancora realizzare uno studio clinico strutturato in rapporto alla fibromialgia, abbiamo accumulato numerose testimonianze di radicali miglioramenti da parte di pazienti affetti anche da molti anni da fibromialgia.


Relatore
Dr Stefano Scoglio Ph. D., B. Sc., N.D.

Urbinate di nascita, è il maggior esperto mondiale di microalghe AFA e dei suoi estratti. Egli ha prodotto, nel corso di una lunga e intensa attività di ricerca, vari studi clinici, pubblicazioni scientifiche e brevetti al suo nome. Gli studi hanno dimostrato l’efficacia degli estratti brevettati del Dr. Scoglio in aree quali depressione e ansia, sintomi della menopausa, ADHD, ma anche psoriasi, infiammazione gastrica e intestinale, attività antiproliferativa e, ultimo ma non meno importante, la stimolazione delle cellule staminali neuronali e il contrasto delle malattie neurodegenerative. Per gli importanti risultati conseguiti in aree patologiche che non hanno ancora una risposta dalla medicina attuale, è stato candidato al Premio Nobel nel 2018.

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