Oggi, una scienza abbastanza recente, definita Biofisica, sta arrivando a dimostrare processi fisiologici ed elettrici organici che vanno in questo senso. Sembra si tratti dell’esistenza appunto di un sistema fluido-liquido formato da tutte le parti che costituiscono il corpo e che mette in relazione percezione, movimento e guarigione e che quindi una disarmonia bio-chimica è causata da una disarmonia energetica o elettromagnetica.
L’esistenza di questo sistema spiegherebbe come è possibile che il cervello sia raggiunto da uno stimolo proveniente dal piede in un tempo così infinitamente esiguo, fenomeno che, come è stato dimostrato, la dottrina della conduzione nervosa non può spiegare. Tutto, cioè, è fortemente interconnesso e ci porta verso la spiegazione di che cosa sia da un punto di vista biofisico ed energetico un blocco energetico.
Le cellule sono immerse in una matrice energetica olografica dove ogni parte è in grado di influenzare tutte le altre. Le informazioni possono essere comunicate mediante numerose modalità fra cui i fotoni di luce ultravioletta e visibile, suono, vibrazioni cellulari a risonanza multipla, onde di densità di carica e potenziali quantici. Lo squilibrio e la disarmonia emozionale, dovuta al conflitto esistenziale vissuto attraverso un esperienza, genera una specie di collasso energetico nella zona coinvolta a livello psicosomatico e il blocco energetico risultante, o la tensione muscolare, nel caso meno grave, ne è una manifestazione palese.
Per quanto detto fino ad ora e in base alla nostra esperienza, i conflitti psicologici e meglio ancora, psicosomatici, non elaborati sono le più frequenti cause di malattia o malessere.
Molte delle persone che da tempo si sentono poco bene hanno dei conflitti di questo tipo. Tali conflitti si svolgono perlopiù nell’ombra e spesso purtroppo non vengono né riconosciuti nel modo giusto né trattati con l’intensità necessaria. I conflitti sono quasi sempre una delle cause principali di casi problematici come le malattie croniche, le difficoltà nell’educazione dei bambini e i disturbi dello stato psicofisico, spesso inspiegabili. Solo dopo aver riconosciuto e risolto questi conflitti, possono mettersi in moto dei processi di guarigione efficaci e durevoli. In questo modo vengono spesso sciolti dei blocchi e solo allora le cure cominciano ad essere realmente efficaci. Grazie allo scioglimento dei conflitti non si verifica soltanto la guarigione delle malattie, ma la maggior parte delle persone sperimenta un cambiamento globale verso il positivo, si sente più vitale e con una maggior gioia di vivere.
Le persone diventano inoltre sempre più centrate a livello mentale e se vogliamo spirituale, riuscendo così ad esercitare un miglior controllo sulla propria vita e a sviluppare una sempre maggiore autostima.
Secondo gli studi del Neuropsichiatra Reich l’uomo è prigioniero di una “corazza” muscolare e caratteriale formata da tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni organiche. L’energia si blocca in alcune parti del corpo che diventano sede di tensioni e conflitti emotivi.
Con il tempo la corazza si rivela un impedimento al raggiungimento della propria identità e di una vera creatività, perché lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta l’indurimento del carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.
Questa corazza si accentua di anno in anno per le tensioni che si accumulano, e non è certo facile riuscire a liberarsene, anzi, qualcuno non sia accorge nemmeno di averla.
Essa limita l’emotività e la libera espressione dei sentimenti e impedisce il libero scorrere dell’energia vitale.
Il corpo diviene la chiave per penetrare in ciò che viene comunemente chiamato carattere. Il carattere, tratto fondamentale della personalità, non sarebbe altro che il modo di reagire alle situazioni della vita, che si è strutturato a partire dall’infanzia. Esso rappresenta un meccanismo di protezione, la sintesi delle difese che un individuo oppone alle provocazioni del mondo.
Le emozioni restano così bloccate nel corpo e sono la rappresentazione, attraverso la tensione muscolare, il blocco energetico, dei conflitti interiori.
Possiamo rappresentare l’organismo umano come una circonferenza con un centro e un nucleo. Gli impulsi che hanno origine dal centro fluiscono verso l’esterno come onde ogni volta che l’organismo interagisce con l’ambiente. Allo stesso modo gli stimoli esterni colpiscono l’organismo che reagirà selettivamente ad essi.
In uno stato di salute e di equilibrio gli impulsi provenienti dal centro fluiscono verso il mondo esterno e gli eventi esterni raggiungono e toccano il cuore. L’uomo si relaziona con il mondo non in modo meccanico, ma con i sentimenti del cuore e l’unicità del suo essere individuale.
Quando però l’uomo diventa “corazzato”, l’armatura separa i sentimenti del nucleo dalle sensazioni periferiche, rompendo l’unità dell’organismo. La corazza è come un muro, per raggiungere l’unità bisognerebbe cercare di scavalcare continuamente questo muro.
Compito della TB-Terapia Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®, è destabilizzare questo muro, sfaldare questo blocco energetico e diminuire la corazza, scaricando le tensioni muscolari, psicologiche e riarmonizzando corpo e mente con la nostra anima.